Della Chimera
Secondo
la mitologia Greca la
Chimera era figlia di Tifone e
Echidna. Venne allevata dal re
Amissodore e per lunghi anni portò
distruzione lungo le coste
dell’attuale Turchia, finchè
Bellerofonte, che alcuni
considerano come figlio di
Poseidone, riuscì con l’aiuto di
Pegaso, donato da Minerva, ad
ucciderla: sapendo che non
sarebbero potute bastare le normali
armi per sconfiggerla, Bellerofonte
conficcò la pinta del suo
giavellotto nelle fauci della testa
di drago della Chimera, in seguito
il fuoco che ne uscì sciolse il
piombo della punta, uccidendo
l’animale.
La
Chimera ha la parte posteriore del
corpo di capra (Chimera, in greco Khimaira,
significa capra) e la parte
anteriore di un leone, ha grandi
ali di drago, una coda con un
serpente e tre teste, di una capra,
di un leone e di un drago.
Ecco alcuni riferimenti storici:
Iliade:
"...Era
il mostro di origine divina,
lïon la testa, il petto capra, e drago
la coda; e dalla bocca orrende vampe
vomitava di foco: e nondimeno,
col favor degli Dei, l'eroe la spense..."
Eneide:
"...La
Chimera di tre, che con tre bocche
il foco avventa..."
Anche
in questo caso si può ben notare come la cultura Medioevale
veda questa creatura in maniera
molto diversa da quella Greca: Ha
in comune la testa di leone e
quella di capra, però è alata e
ha anche una terza testa, quella di
drago; da notare che, nonostante la
Chimera Greca non avesse la testa
di drago sputasse comunque fuoco.
Per quanto riguarda il comportamento della Chimera, , notiamo come siano vicine
le due culture, infatti in entrambi i casi, questa bestia è portatrice di
sventure e di morte.
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