Nessun errore, avete letto
bene, il grandissimo autore del celebre gioco di ruolo “Dungeons &
Dragons” si è dedicato alla scrittura, lasciandoci un’altra grandissima
opera.
“La città maledetta”
è il primo volume del ciclo “Gord il miserabile” (in lingua originale è
“City of Hawks” dal ciclo “ Gord the Rogue”). Gli altri libri della saga
pubblicati in Italia sono “Il mare della morte” (“Sea of Death”) e “La
notte infinita” (“Night arrant”); per la verità, in inglese, sono stati
pubblicati altri libri di questa collana: “Come endless darkness” e “Dance
of Demons”.
In una notte buia, due
persone fuggono con un bambino, il loro figlio, cercando di metterlo al sicuro
dai nemici che li vorrebbero morti. Quando giungono a Falcovia (Greyhawk), la
città più grande del Flanaess, il bimbo viene affidato ad un mago;
l’intervento di alcuni demoni fa perdere, però, le sue tracce. Il bambino è
il collegamento con la terza parte di una chiave, che ha il potere di opporsi al
risveglio di Tharizdun, colui che possiede il male supremo.
Il bambino cresce nei
bassifondi di Falcovia con il nome di Gord. La sua esistenza è messa
perennemente in pericolo dalle avversità della vita: si sfama con le immondizie
presenti nei bassifondi, è costretto ai lavori forzati in prigione, entra
nell’Unione dei Mendicanti, studia all’università della città, si unisce
agli zingari del gruppo Attloi che depreda i villaggi.
Gord è continuamente
osservato dalla Corporazione della Bilancia, che lo controlla e lo protegge per
poterlo usare contro il male che si sta diffondendo. Con il passare degli anni,
diventa talmente abile nei furti, che la vita gli appare noiosa; solo il
desiderio di conoscere il proprio passato lo spinge a proseguire. Grazie ad un
agente della Bilancia, Gord viene a conoscenza di un’eredità che gli
spetterebbe: 9 zaffiri neri. Cercando di rubare questi gioielli ad una setta
demoniaca, viene sbalzato su un altro pianeta (nda: io avrei tradotto con piano
o dimensione), il Regno delle Ombre. In questo regno è in corso una guerra tra
il re e i nobili, il capo dei quali è in possesso degli zaffiri.
Molti problemi si
presentano a Gord (il recupero degli zaffiri, il ritorno sul proprio pianeta,
ecc.) ma lascio a voi andare a comprare il libro e scoprire come li risolverà!
Impossibile non
affezionarsi a questo straordinario personaggio: il fatto di non avere poteri ed
abilità innate lo rende molto più ‘umano’ (la parte iniziale della sua
vita è una continua ricerca della sopravvivenza, in un mondo in cui i più
forti calpestano i più deboli come lui).
Gord non è muscoloso
(questo è dovuto alla malnutrizione di quando era piccolo) ma è molto veloce,
agile e soprattutto intelligente. Se dovessi dargli dei punteggi di
caratteristica sarebbero questi: For 13, Des 17, Cos 12, Int 18, Sag 14, Car 14
e sarebbe un ladro- guerriero.
Gord è un tipo solitario,
non ha senso di lealtà verso nessuno e si cura solo dei propri piaceri
personali.
Alla fine del libro viene
descritta una variante del gioco degli scacchi “I Grandi Scacchi”. La
scacchiera è formata da 10 caselle d’altezza e 11 di larghezza, con 2 caselle
aggiuntive, chiamate cittadelle, che prolungano sulla destra la seconda fila di
ciascun giocatore. All’inizio si sistemano 3 file di pezzi, con davanti quelli
più deboli (i pedoni).
Viene descritto un pezzo
fondamentale in questo gioco: la giraffa. A differenza del cavallo (che si muove
di una casella laterale e di una diagonale) o del cammello (che si muove di due
caselle laterali e di una diagonale) la giraffa ha un movimento più complicato:
nella prima fase della mossa deve avanzare di tre spazi in linea retta e uno in
diagonale, poi può restare dov’è o continuare di uno spazio sulla stessa
riga o colonna, però sempre nella stessa direzione in cui si era spostata
all’inizio, prima del movimento diagonale. Non può, però, aggirare altre
pedine, come fanno il cavallo ed il cammello. Grazie a queste capacità, la
giraffa può influire su gran parte della scacchiera.
A questo punto vi
chiederete perché questa spiegazione. Nel libro gli indovini riescono a leggere
gli avvenimenti che stanno capitando nel presente guardando un’immensa
scacchiera, sulla quale stanno giocando pedine di molte fazioni diverse, che si
muovono contemporaneamente, che possono sparire nel nulla oppure cambiare colore
inaspettatamente. Presto Gord diverrà un pezzo verde importante (il colore
indica la Corporazione della Bilancia).
Questo libro è molto
bello e lo consiglio a tutti gli amanti del fantasy.
Magnifica la parte
iniziale, in cui si racconta la vita nei bassifondi, la crescita di Gord, la
guerra tra l’Unione dei Mendicanti e la Corporazione dei Ladri.
Un po’ meno coinvolgente
la seconda parte, in cui viene narrato il Regno delle Ombre. Penso che sia
dovuto soprattutto alla difficoltà d’immaginare un posto del genere: è un
luogo in cui tutto è grigio e nero (anche Gord prende queste tonalità), e il
paesaggio scorre sotto i piedi degli abitanti.
Bibliografia
La città maledetta, Gary Gygax, Edizioni E. Elle
Drauen
Ghor