C.J. Sansom dopo
essersi laureato alla Birmingham
University si è dedicato alla professione forense, praticando come avvocato nel
Sussex dove vive.
L’Enigma
del gallo nero segna il suo esordio nella letteratura.
LUOGO
E TEMPO DI SVOLGIMENTO
Genere
Romanzo
Storico
BREVE
RIASSUNTO
Inghilterra,
1537. Nel pieno della riforma anglicana, costretto a lasciare la Londra di
Enrico VIII, mastro Shardlake viene inviato nella remota abbazia benedettina di
Scarnsea per indagare su due crimini diversi ma inquietanti. Nella stessa notte,
infatti, qualcuno ha decapitato con una spada il commissario regio Robin
Singleton, in missione segreta nel convento (alla ricerca di un pretesto per far
chiudere l’abbazia, cosa che avveniva nell’Inghilterra riformista) , e una
mano sacrilega ha il cadavere insanguinato di un gallo nero sull’altare. Ma
chi possiede una spada in quel convento? E cosa significa la profanazione della
chiesa? Tra intrighi, misteri e omicidi, Shardlake si trova ad indagare in un
clima di sospetti fino al colpo di scena finale…….
PERSONAGGI
Shardlake:
Commissario
regio e riformista convinto, uomo di fiducia di Lord Cromwell, viene inviato ad
indagare sul mistero che circonda l’abbazia. Ma oltre a fare i conti con
l’omicida, si troverà a fare i conti anche con se stesso e la sua
coscienza…….
Mark
Poer: Braccio
destro di Shardlake, non è altrettanto convinto come lui della bontà della
riforma Anglicana.
Abate
Fabian: Abate
di Scarnsea, come molti altri abati del Paese, ha rinnegato il Vaticano ed ha
prestato giuramento al nuovo Governo Riformato, sperando di poter salvare così
l’abbazia dalla chiusura.
Priore
Mortimus: Braccio
destro dell’abate e precettore dei novizi, è un monaco abbastanza rude e
duro.
Fratello
Edwig: economo,
responsabile delle finanze del monastero.
Fratello
Gabriel: sacrista
e maestro del coro, responsabile della conservazione della chiesa e delle opere
contenute in biblioteca.
Fratello
Guy: Frate
infermiere di origine saracena.
Fratello
Hugh: Tesoriere,
responsabile della gestione domestica del monastero.
Fratello
Jude: Elemosiniere
del convento.
Fratello
Jerome: Non
appartiene all’ordine benedettino, ma a quello certosino. Lui e i suoi
confratelli hanno rifiutato di aderire alla riforma protestante e sono rimasti
fedeli al Papa. Ma mentre Jerome, cugino della regina, dopo essere stato
torturato, viene confinato a Scarnsea, i suoi confratelli vengono tutti uccisi
in maniera atroce.
Alice:
Unica
donna nel convento, è l’aiutante di Fratello Guy.
COMMENTO
PERSONALE
Viste
le varie discussioni sorte sul forum del sito, a proposito del cattolicesimo,
consiglio a molti di leggere questo libro. Infatti la trama del giallo
medioevale si intreccia con ciò che accadeva nell’Inghilterra di Enrico VIII
e di Cromwell, quando il sovrano, non ottenendo il divorzio dal Papa, decise lo
scisma della Chiesa Anglicana. Il suo primo ministro Cromwell, in obbedienza ai
suoi ordini dispose la “conversione” forzata di tutti i conventi, ma ciò
era solo l’inizio. In seguito alle rivolte dei fedeli cattolici e di alcuni
monasteri (come i certosini di Londra, barbaramente trucidati), prima si
chiusero con la forza i conventi minori, poi in quelli appartenenti ai grandi
ordini monastici venivano inviati i commissari regi (come Roger Singleton nel
romanzo) alla ricerca di un pretesto qualunque (irregolarità nei conti ed
altro) per poter fare pressione sugli abati e ottenerne così la chiusura
spontanea. A volte per compiacere il sovrano , tali commissari falsificavano a
bella posta i loro rapporti. Purtroppo una volta chiusi tali conventi, dal
momento che tutto ciò che vi era conservato era ritenuto materiale
“papista”, veniva applicata una vera e propria opera di distruzione totale:
Manoscritti che per secoli i monaci avevano copiato e conservato, Dipinti,
Statue, Reliquie (vere o false che fossero), le stesse chiese, tutto veniva
distrutto, privando così il mondo di pregevoli opere. Vale veramente la pena di
leggere questo romanzo, sia per
l’avvincente trama, sia perché insegna qualcosa su un periodo buio e su ciò
che accadeva ai cattolici inglesi che non accettassero la riforma.
Gianlù