Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Ancora una volta la Rowlings ha fatto centro. Ha confezionato 803 pagine ricche di tante cose. Personalmente, questo quinto, pur bellissimo lo considero inferiore al “prigioniero di Azkaban” e “Il calice di fuoco”. In questi due libri, che ho attentamente riletto in estate per prepararmi a questo quinto, secondo me la tensione è più tangibile, ci sono momenti di reale tensione, che ho sentito particolarmente, direi che sono più “noir”, un termine che magari non spiega bene, ma dà l’idea. Gli ultimi capitoli de “Il calice di fuoco” sono semplicemente intensi, terribili, drammatici. E’ chiaro che, com’era stato “Il prigioniero di Azkaban”, questo “Ordine della Fenice” è “propedeutico” ai due ultimi volumi. Anche qui, capiamo alcune cose, eventi, profezie, che prima ignoravamo, anche qui accadono cose precise, nulla di vago. Capiamo come si presenti voi-sapete-chi, sappiamo adesso cosa teme, chi sono i suoi servi. In questo volume, secondo me c’è un ritorno della Rowling ad uno stile più per ragazzi, e questo possiamo notarlo in alcuni eventi, a volte molto divertenti, a volte dolorosi, ma mai cupi come nei due volumi precedenti. Secondo me, forse ci sono personaggi che potevano anche fare a meno di esserci, a meno che non ricompaiano e quindi siano importanti nel futuro. Nonostante questo, l’attenzione non cala mai, non potrebbe mai… (veramente un solo piccolo momentino di noia, un paio di pagine c’è, ovvero la lezione di Fiorenzo, solo chi ha letto può capirmi, spero intenzionalmente noiosa per farci vivere lo “stress” di Harry e Ron). Invece ci sono molti momenti gustosi, come il volo iniziale in squadriglia di Harry e di alcuni componenti dell’Ordine della Fenice, oppure gli scherzi geniali di Fred e George, la visita al Ministero della Magia, prima dell’”inquisizione” a Harry… poi scopriamo che i ragazzi stanno diventando grandi, coi primi amori, con l’imbarazzo di Harry nei confronti di Cho, una sua compagna di Corvonero (ah, Harry, ci assomigliamo eh?), la ex piccola Ginny che si mette prima con uno e poi un altro compagno di scuola, tra lo sconcerto di Ron, la misteriosa Hermione che continua a mandare generose porzioni di pergamena a Viktor Krum… E poi, eccolo là, il male, i Mangiamorte, evocati con grandissima intensità ne “Il calice di fuoco”, riappaiono crudeli, sprezzanti della vita, e qualche volta (credo volutamente) messi in ridicolo dalla penna della Rowling. C’è un nuovo modo di Silente di porsi nei confronti di Harry, ci sono le lezioni, a volte noiose a volte eccitanti… ci sono (molti) nemici e gli amici di Harry. Ci sono tante cose tante (come ho detto prima, forse troppe). E c’è Harry, qualche volta sopra le righe, a volte tristissimo, a volte adirato, confuso, infuriato, alcune volte sereno (pochissime), incuriosito, ma anche finalmente leader. E ci sono i suoi compagni, stavolta non solo Ron ed Hermione, ma anche Neville Paciok, Ginny, Fred e Gorge Weasley e l’enigmatica Luna Lovegood, venuta fuori dal nulla in questo episodio e diventata (suo malgrado) co-protagonista. E ci sono le sensazioni, le mie, anzitutto, che in treno a volte ho riso anche rumorosamente, mi sono commosso o deliziato, arrabbiato e compiaciuto. E ci sono le sensazioni spesso violente dei protagonisti, che hanno rimbombato spesso dentro di me.
In conclusione consiglio questo libro, come gli altri della serie, a tutti, bambini e non. Soprattutto, secondo me, è utile ai bambini perchè tratta di argomenti spinosi (la corruzione, la politica, il razzismo, il manicheismo) con semplicità e senza soprattutto fare la morale. Quanto odio quei cartoni della disney in cui a fine puntata il personaggio dice "oggi ho imparato che non devo dire bugie ai genitori ecc". Qui tutto ciò non avviene, vengono presentati i fatti e sta al bambino capire qual è la lezione morale.
Silente
Infine mettiamo i lettori in
guardia, la saga di Harry Potter ha venduto più di 150 milioni di copie, un
successo esagerato, questa saga ha avuto una diffusione estremamente ampia,
quindi le critiche sui cattivi contenuti di questi libri hanno un peso da non
sottovalutare. Non poche volte l'autrice è stata accusata di istigazione alla
stregoneria, di utilizzo di simbolismi esoterici e di molte altre cose.
Le quattro classi in cui erano divisi gli studenti stregoni altro non sono che
le quattro fasi dell'Alchimia: tasso rosso, corvo nero, serpe verde e grifon
d'oro.
Harry Potter, nel libro, infrange le regole della scuola per cercare
informazioni su un alchimista chiamato Nicolas Flamel, ma in pochi sanno che
questo Nicolas Flamel era un vero alchimista realmente esistito nel XV Secolo.
La data di nascita di Harry Potter è il 31 luglio, data in cui, nella realtà,
nacque una delle più grandi occultiste di tutto il mondo, Madame Blavansky,
inoltre nella scuola di Hoghwarts, nella storia di Harry Potter, si studia
divinazione sul libro di testo di una certa Cassandra Vablansky, anagramma di
Blavansky.
Speriamo vivamente che queste accuse non siano vere, anche perchè i romanzi di
Harry Potter spopolano tra i bambini!
Altra indiscrezione, la Rowling, autrice, ha rifiutato di scrivere il seguito
della storia di Peter Pan, fin qui nulla di strano, se non fosse che i proventi
sarebbero andati in beneficenza, infatti i diritti su Peter Pan sono di proprietà
di un ospedale pediatrico di Londra che rischia di chiudere per mancanza di
fondi.