L’isola
di Morrowindl
Mentre
Par Ohmsford è impegnato in una rocambolesca fuga dalla città di Tyrsis,
inseguito dalla Federazione e dai Cercatori, e Walker Boh è alla ricerca della
Pietra Nera nella lontana Eldwist, la Rover Wren Ohmsford è alla ricerca degli
Elfi spariti oramai dalle Quattro Terre da più di cent’anni. Con il suo
maestro sordomuto Garth si reca a Grimpen Ward, dove una vecchia veggente
chiamata l’Addershag (italianizzato è Occhio di Serpe) le dice due cose: la
prima di non fidarsi di nessuno lungo il suo cammino, la seconda le dice di
recarsi a Sud fino alle caverne dei Roc (uccelli giganti, simili, anzi uguali,
alle Acquile del LOTR), lungo le sponde dello Spartiacque Azzurro, di accendere
un fuoco per tre giorni e tre notti e aspettare che qualcuno venga da loro.
Wren
segue il consiglio e dopo un’attesa estenuante (caratterizzata da un’evento
importante per il seguito della sua missione in cui scopre cosa in realtà siano
i sassi dipindi che porta legati al collo) incontra un Cavaliere Alato, ovvero
un’Elfo capace di cavalcare i Roc, che la porta dove si sono ritirati gli
Elfi, sull’isola di Morrowindl. Qui Wren scoprirà come gli Elfi se ne sono
andati dalle Quattro Terre, perché se ne sono andati e verrà a conoscenza di
altri segreti agghiaccianti, per esempio perché l’isola è infestata da
demoni (il Divieto non è stato infranto) o perché il vulcano Killeshan rischia
di esplodere ma soprattutto una verità terribile che porterà in lei moltissimi
dubbi e le farà tornare alla mente il consiglio dell’Addershag di non fidarsi
di nessuno.
A mio parere questo è
il libro più brutto di tutta la quadrilogia degli Eredi, se non per il fatto
che si scopre una cosa di immensa importanza a circa metà della narrazione. A
me è parso molto lento, 447 pagine sono eccessive secondo me. I problemi
esistenziali che ogni personnaggio brooksiano affronta in ogni sua opera per me
sono troppo esagerati e tirati troppo per le lunghe; a volte Terry dovrebbe
arrivare subito al sodo senza intramezzi che possono rendere noiosa la lettura.
Comunque il mio parere è puramente soggettivo (pensate che io ritengo “Le
Pietre Magiche di Shannara” brutto, quando i critici lo ritengono il
capolavoro dello scrittore statunitense) e lascio a voi i giudizi che vi farete
mano a mano che vi addentrerete nelle tenebrose paludi dell’isola di
Morrowindl insieme a Wren, Garth e al resto della compagnia.
Qui
di seguito elenco solo cinque dei personaggi che Wren e Garth incontrano lungo
il loro cammino sull’isola di Morrowindl (gli altri sta a voi scoprirli!J)
ELLENROH
ELESSEDIL:
Regina
regnante di Arborlon, colei che possiede lo scettro su cui è incastonata la
misteriosa pietra Loden e che si porta dietro una terribile verità sul suo
popolo e su quello delle Quattro Terre.
STRESA:
dalle
pagine del libro:
“aveva
le dimensioni di un piccolo cane da caccia, sembrava un incrocio tra un
porcospino ed un gatto,col corpo a forma di barile ricoperto di aculei ad anelli
nero e marrone chiaro, sostenut da quattro zampe corte e robuste mentre la tsta
quasi quadrata, situata, praticamente senza collo, tra le spalle, si restringeva
all’improvviso nell’aspetto smussato e coperto di pelliccia di felino. Le
zampe rugose terminavano in dita dotate di potenti artigli che si conficcavano
nella terra, mentre la coda ricoperta di piume si agitava avanti e indietro come
una frusta…..”
quest’animale
è un gatto screziato e si rivelerà la miglior guida su cui Wren e Garth
potranno contare ed è, secondo me, il personaggio più curioso che Terry Brooks
sia riuscito a creare nell’intera quadrilogia, insiema a La Talpa.
IL
GUFO (AURIN STRIATE):
elfo
incaricato di vivere aldifuori di Arborlon per osservare tutti i movimenti dei
demoni e tenere informata la regina nel caso di un’attacco. Viene chiamato
Gufo perché si muove solo di notte.
EOWEN:
amica
più cara della regina Ellenroh nonché sua cosigliere di fiducia. Ha la capacità
di prevedere il futuro sottoforma di sogni notturni.
TRISS:
capitano
della Guardia Nazionale Elfa, il corpo militare che ha l’obbligo di proteggere
sempre la regina. E’ secondo il mio parere, e da quanto sono riuscito ad
interpretare dai pochi accenni che Brooks vi fa, segretamente innamorato di Wren.
Lilarcor