Castelli e Fortezze medievali
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Monte Castello
Monte Castello, o così comunemente chiamato dalla gran parte delle persone che risiedono in Cava de’ Tirreni sebbene non risieda su di un monte ma su di una collina. Esso è una roccaforte che ha origini risalenti almeno all’ VIII sec. ed inoltre viene anche detto “castello di S. Adiutore” perché su questo colle, si vuole vi fosse la cella in cui si ritirò il Vescovo Santo (V sec.), anche se alcuni storici sostengono che venne costruito in un’epoca antecedente per la sua funzione di fortificazione delle strade che attraversavano la vallata e a protezione del popolo.
Ancora oggi vi è tanta incertezza sulla data precisa della costruzione del castello:
alcuni studiosi tendono a datarla intorno al 787;
altri ancora intorno al IX-X sec.
Alcuni riferimenti storici però affermano che il castello fu voluto dai longobardi e precisamente da un certo “Arechi II”, l’allora principe di Benevento, che diede l’ordine di costruirlo nel 773 per fortificare al meglio il suo Ducato contro un’eventuale attacco da parte di Carlo Magno, che aveva giurato di eliminare i longobardi dall’Italia e quindi Arechi decise di trasferirsi a Salerno, costruendo, oltre al Castello che domina dall’alto la città di Salerno, altri quattro castelli come avamposti contro attacchi dall’entroterra. Arechi II era un uomo molto religioso ed intitolò i castelli ai vari Santi (S.Severino quello ad oriente, S.Giorgio quello più a sinistra, S.Adiutore a Cava). Altri riferimenti invece vogliono che il castello fosse stato costruito più tardi, ovvero nel IX secolo, per difendersi dai Saraceni, che erano sbarcati a Cetara e sulle coste opposte del Golfo di Salerno. Si conosce con certezza che il castello venne poi donato dal duca Ruggiero al figlio Roberto, figlio del normanno Algerico, verso la fine del XI sec.
Per dare un’idea della sua grandezza, all’epoca il castello venne descritto come una fortezza su: “cima di un monte di figura conica da ponente la strada regia, che interseca il Borgo degli Scacciaventi; essa è piantata in forma di chiuso castello, avendo al suo centro una cappella e al lato meridionale serba appena i residui di una torre di osservazione, con quelli di poche mura di chiusura e dalla parte orientale ha ancora due grandi bastioni ancor diroccati in parte, con alcune mura rovinate, caserme e cortine”. Drago
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Ed ancora nel 1110 venne poi acquistato dal Monastero della S.S. Trinità, a quei tempi il castello era abitato da un monaco e da un laico che comandava le guarnigioni. Col tempo però il monastero perse il possesso del castello di S.Adiutore nel 1291, quando fu distrutto da Roberto conte di Arras, vicario di re Carlo II d’Angiò. Venne poi ricostruito nel 1380, il castello divenne quindi una postazione militare sino al 1943, anni in cui fu occupato dai tedeschi i quali per la posizione, vi piazzarono batterie di cannoni che tennero sotto tiro per circa venti giorni la strada tra Vietri sul Mare e Cava de Tirreni, ritardando l’avanzata delle truppe alleate che erano sbarcate a Salerno, inoltre in quegli anni cominciò la decadenza della struttura, a seguito dei vari bombardamenti del conflitto mondiale. Infine nel 1970 l’amministrazione comunale si fece carico del restauro e a ricordo di ciò venne posta una lapide al castello. Ancora oggi il castello veglia sulla città di Cava, anche se non del tutto intero a causa di tutte le peripezie del passato.