La
Spada del Paladino perfetto
Storia:
la storia di questa spada
è antica e immersa nel
mistero. Nessuno sa con
precisione dove e quando
sia stata forgiata, ma
secondo i testi sacri fu lo
stesso Melkador, dio
gentile e generoso, a
forgiarla nella fornace del
paradiso. Passando di mano
in mano, giunse al
monastero dei paladini
devoti a Melkador, dove
rimase per molte
generazioni. Con l’arrivo
dell’eletto, D'Arker, ora
conosciuto come Cyber D.
Dark, la spada è stata a
lui affidata, e tutt’ora
è nelle sue mani, ed ha
abbandonato per sempre il
monastero.
Descrizione: la spada
del paladino perfetto è
una spada bastarda, poiché
può esser maneggiata sia
con una mano che con due.
È formata da tre parti: la
lama, lunga e affilata su
entrambi i lati, l’elsa,
riccamente decorata e
comoda da impugnare, e il
pomolo, il pezzo più
importante. Sbirciando
all’interno del pomolo
(probabilmente fatto di
qualche lega di vetro,
visto che è blu e
trasparente) si può notare
una M, iniziale di Melkador.
Secondo gli scritti, è il
pomolo che dona la forza
alla spada.
Danno: 1D8+5
Particolarità: se il
cuore del paladino che la
impugna, nel mezzo di una
battaglia, si riempie di
giusta ira (e non si tratta
di foga per la battaglia
ma, ad esempio, la
disperazione per aver perso
l’amico migliore), la
spada si ingrossa e si
infiamma, e potenti rune si
incidono sulla sua elsa. Il
pomolo si ingrandisce, e da
esso scaturiscono lampi di
luce. Il bonus sul danno,
quindi,
non è più +5, ma
si alza a +7, creando una
potente arma d’attacco,
con +1 al danno da fuoco.
Questa particolarità è
chiamata “ira
benedetta” ed è
utilizzabile solo tre volte
al giorno (a patto che chi
la maneggia sia abbastanza
irato per poter ricevere il
bonus).
Malus: quando chi
impugna l’arma esce dalla
“ira benedetta”, cade a
terra stordito per 3 round.
Per tutta la giornata, poi,
subirà un malus alla sua
costituzione, che verrà
diminuita di 2 punti. Sarà
necessario riposare subito
se si vorrà tornare in
forze, poiché il paladino
reclamerà stanchezza.
Requisiti: può
esser impugnata solo dai
paladini. Richiede forza 16
e saggezza 15. Richiede la
competenza adatta per la
spada bastarda. La prima
volta che la si impugna,
bisogna eseguire un tiro
salvezza contro
incantesimo, se non si
vuole rimanere ustionati
alla mano e abbandonare per
sempre l’idea di poterla
brandire.