Assassin's Creed Revelations
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Eccolo! Il quarto attesissimo capitolo della saga degli Assassini! O per meglio dire il secondo spin off del secondo capitolo della saga: l'ultima pagina della storia e delle avventure di Ezio Auditore da Firenze.
Rinnovato e restaurato completamente l'ordine degli Assassini, Ezio, ormai invecchiato, può dedicarsi alla ricerca dei segreti di Altair. Questa sua ultima avventura comincia con il ritorno a Masyaf, antica roccaforte dell'Ordine, ora invasa, come tutta la regione circostante, dalle truppe templari. Ezio scoprirà che sotto il castello esiste un'antica biblioteca, chiusa da cinque chiavi, delle quali una è già in mano templare: in questo locale è sepolto il segreto di Altair e, secondo i templari, il codice che permetterà loro di ritrovare il Tesoro del Tempio e, quindi, di conquistare il mondo.
Il Maestro Assassino si metterà alla ricerca delle chiavi e questa sua missione lo porterà nella meravigliosa Costantinopoli e nella misteriosa regione sotterranea della Cappadocia. Nella capitale dell'Impero Ottomano, Ezio incontrerà gli Assassini di Costantinopoli, dei quali diventerà Mentore, che lo aiuteranno nella sua missione. In un alternarsi interessante di flash back della vita di Altair e di avventure tra le strade della Mezza Luna, Ezio si impadronirà delle Cinque Chiavi di Masyaf e verrà a conoscenza del sapere nascosto della Famiglia Polo, anticamente legata da amicizia e stima ad Altair ed ai suoi figli, tornerà quindi nell'antica Roccaforte degli Assassini per un finale in crescendo che, come sempre, terminerà ai giorni di Desmond e lascerà più domande che risposte, nonostante le promesse del titolo, ma che fa venire immediatamente la voglia di ricominciare il gioco in attesa di Assassin's Creed III.
Di tutti i quattro capitoli della saga, Revelations risulta, a mio giudizio, il meno innovativo sotto tutti i punti di vista: la grafica non ha subito alcun miglioramento (in alcuni momenti la Costantinopoli di Revelations ricorda molto, forse troppo, da vicino la Gerusalemme di Assassin's Creed I, seppur con le migliorie grafiche del caso), la storia, come già detto, non dà le risposte promesse, ma anzi crea (volutamente, immagino) più domande di prima, il gameplay è sostanzialmente identico e scompare il cavallo come mezzo di trasporto all'interno della città che, in quest'ultima pagina delle avventure di Ezio, ha una mappa molto dettagliata (per altro visibile unicamente su schermi HD...se non se ne possiede uno bisogna rassegnarsi all'idea di faticare molto per visualizzarla!) e vasta. Interessante l'introduzione della Lama Uncinata che diventerà in poche ore di gioco l'arma preferita e più usata della maggior parte degli appassionati. Divertenti ma superflue le diverse tipologie di bombe. Unica variante significativa rispetto a Brotherhood è un minigioco interno che prevede, una volta conquistato un covo ai nemici, che i Templari possano assediarlo per riprenderne il controllo: a Ezio toccherà andare sul posto e coordinare la difesa del covo, costruendo barricate per arrestare le cariche degli avversari e disponendo sui tetti vicini gli Assassini per colpire i Templari. Anche se non di immediata intuizione, questa distrazione dalla trama principale risulta sostanzialmente uguale a se stessa per ogni covo da conquistare, diventando rapidamente noiosa. Da notare il concetto di notorietà che, in Assassin's Creed Revelations, non comporta solo la possibilità di essere riconosciuto dalle guardie per strada o sui tetti (come nei capitoli precedenti), ma, quando raggiunge i massimi livelli, rende più facile l'assalto ai covi di recente conquista o non presidiati da un Maestro Assassino (che Ezio formerà con diverse missioni, scegliendo tra gli adepti, durante le diverse fasi di gioco): da qui deriva la necessità di interrompere frequentemente le missioni in città per corrompere banditori o uccidere informatori allo scopo di far diminuire la propria notorietà. Alla lunga questo meccanismo, però, risulta noioso (se non addirirttura fastidioso) e sembra avere l'unico scopo di aumentare le ore di gioco e di diluire la trama che, altrimenti, risulterebbero decisamente scarne, soprattutto se confrontate con i capitoli precedenti.
Anche nella versione multiplayer non ci sono significative variazioni, a parte un numero sempre più nutrito di mappe: ancora una volta si sente la necessità di avere delle sessioni di gioco che dovrebbero essere organizzate in base alle esperienze dei diversi giocatori, mentre così non è e, quindi, l'esperienza multiplayer rischia di essere decisamente povera e di breve durata, a meno che non si abbia la possibilità di passare un cospicuo numero di ore davanti al gioco per migliorare e crescere.
In sostanza, tra i quattro capitoli della saga, Assassin's Creed Revelations risulta, secondo me, il meno bello e, tolto il primo (che però mantiene il fascino della novità), il più monotono e meno innovativo, oltre ad essere estremamente dispersivo con una miriade di missioni secondarie che non aggiungono quasi nulla alla trama.
Tuttavia, come valore assoluto, è un bel gioco, che, però, paga carissimo il paragone con i capitoli precedenti e le numerose aspettative di cui era stato caricato prima dell'uscita!
Acquisto indispensabile per gli appassionati del Credo degli Assassini, aggiunge qualche tassello alla misteriosa storia che lega Desmond ai suoi Antenati, senza dare alcun chiarimento.
C'è, però, da essere contenti che questo sia l'ultimo gioco incentrato su Ezio Auditore da Firenze: personaggio da tutti amatissimo, paga il prezzo di essere stato molto inflazionato (come i protagonisti più amati, anche il nostro Assassino non fa eccezione e stanca quando lo costringono”a tirare troppo la corda”!) e avrebbe finito per essere odiato in un ulteriore pagina della saga.
Ora non ci resta che aspettare Assassin's Creed III che dovrebbe rappresentare l'epilogo della saga (spin off a parte, naturalmente!): i rumors usciti da Ubisoft parlano del più grande ed imponente gioco sugli Assassini mai realizzato, con un nuovo protagonista (che dovrà farci dimenticare Ezio...cosa decisamente non facile!) ed un'ambientazione in un'epoca storica nuova (che dovrà farci dimenticare il meraviglioso Rinascimento Italiano, anche questa è un'impresa non da poco, anche se con Revelations l'Italia non compare già più!)...la più gettonata sembrerebbe la Rivoluzione Americana, anche se qualcuno parla anche di Antico Egitto, Giappone Medievale, Rivoluzione Francese e, addirittura, la Seconda Guerra Mondiale!!
Naturalmente non ci resta che attendere Novembre 2012...
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