Baldur's Gate
Ogni
appassionato di Fantasy che si
rispetti conoscerà sicuramente il
nome Dungeon & Dragons.
Per i profani in questo
campo, questo è il nome del gioco
di ruolo da tavolo più diffuso e
conosciuto al mondo, che fin dagli
anni ’70 ha trasportato migliaia
di giocatori nei meandri delle sue
affascinanti avventure, dei suoi
personaggi e mostri.
Con l’avvento dei computer, nel
marasma dei videogiochi che
spuntavano sempre più numerosi, si
faceva lentamente strada un filone,
chiamato C-RPG (dall’inglese
Computer Role Play Game), che
rappresentava la trasposizione sul
video dei giochi di ruolo cartacei.
Tra i giochi che vanno a costituire
le pietre miliari di questo genere
si possono citare Eye of Beholder,
la saga di Ultima e quella di Might
& Magic. Il primo gioco di
questo filone che è riuscito a
riprodurre alla grande
l’intricato meccanismo delle
regole di AD&D
su PC è stato Daggerfall,
campione assoluto di interazione
con l’ambiente e con i
personaggi. Ed è proprio a questo
punto che entra in scena
l’Interplay, che propone questo
nuovo C-RPG che cerca di trarre il
meglio da tutti i suoi predecessori
aggiungendo nel contempo alcune
novità e caratteristiche. E ci
riesce alla grande.
Baldur’s Gate è un gioco di
ruolo in tempo reale, basato sulle
regole di AD&D, con un sistema
di combattimento a turni ad
iniziativa personale. Le sue
vicende sono ambientate nei
Forgotten Realms, altrimenti detti
Reami Perduti, una regione che si
trova nelle terre di Faerun, uno
dei continenti del pianeta
Aberil-Toril.
La storia inizia nella città di
Candlekeep con il vostro
personaggio ancora ignaro degli
eventi che, da li a poco, si
susseguiranno. I vostri compaesani
vi avviseranno che il vostro
mentore, un certo Gorion, vi vuole
parlare perché è giunto il
momento di partire per un lungo
viaggio. Scoprirete ben presto che
la vita è molto dura, infatti il
vostro maestro cadrà vittima di un
imboscata; vi renderete conto che,
vostro malgrado, vi trovate dentro
un storia molto più grande di voi.
Girando per le pericolose vie dei
reami perduti, scoprirete che alla
base di tutto c'è una crisi del
ferro, metallo prezioso che serve
per costruire armature e spade.
Tale elemento risulta sempre più
raro, e quel che è peggio, fragile
come la terracotta. Quindi dovrete
cercare di scoprire perché il
ferro è così poco resistente, chi
c'è dietro a tutto questo...
Da qui la storia inizia diventando
sempre più fitta e ben presto
capirete che il vostro destino era
segnato fin dalla nascita.
La
prima cosa che vi troverete ad
affrontare quando iniziate il gioco
è la creazione del vostro
personaggio. Sarete chiamati a
determinarne il sesso, la razza
(umano, nano, elfo, mezz’elfo,
halfling e gnomo) e la classe (ce
ne sono in tutto 26), che spaziano
dal guerriero, al mago, al ladro…
insomma tutte quelle a cui ci hanno
abituati i giochi di ruolo e i
libri di narrativa fantasy. Potrete
optare anche per una classe mista,
la quale avrà i vantaggi ma anche
li limitazioni di entrambe le
classi base.
Dovrete inoltre assegnare al vostro
avventuriero i suoi punteggi di
caratteristica, rappresentati da
forza, destrezza, costituzione,
intelligenza, saggezza e carisma;
questi verranno forniti dal
computer con un lancio virtuale di
dadi, ma saranno comunque
modificabili a vostro piacimento.
Le ultime scelte che vi rimangono
da compiere sono il vostro
allineamento morale (molto
importante per l’esito di alcuni
dialoghi), le capacità con le
armi, le abilità da ladro (solo
nel caso che il vostro personaggio
lo sia) e gli incantesimi degli
stregoni e dei chierici. A questo
punto non vi resta che dare un nome
al vostro eroe e decidere il colore
delle sue vesti e sarete pronti a
lanciarvi nella vostra avventura.
L’interfaccia di gioco risulta
estremamente comoda e completa, e
si compone di tre barre ai lati
destro, sinistro e inferiore dello
schermo. Quella a sinistra vi
permette di accedere alla mappa, al
diario, all’inventario di ogni
personaggio, alle statistiche di
ogni membro del party, al libro
degli incantesimi dei sacerdoti e
degli stregoni, e alle numerose
opzioni del gioco (grafica, sonoro,
difficoltà, ecc.). La barra a
destra, invece, serve per
selezionare uno o più personaggi,
ai quali poi impartire ordini
usando la barra inferiore, i cui
pulsanti cambieranno a seconda di
chi è selezionato in quel momento.
Ho parlato di party, perché da
subito durante la vostra avventura,
verrete affiancati da altre persone
che si uniranno a voi per aiutarvi
a compiere le missioni che vi
verranno affidate di volta in
volta. Ognuno di loro avrà le
proprie caratteristiche, le proprie
specializzazioni e i propri
incantesimi. Potrete scegliere una
formazione con cui condurre il
party, e potrete lasciare che i
vostri alleati si comportino
secondo gli script comportamentali
decisi dal computer o potrete
scegliere di essere voi a impartire
ordini.
Una
delle caratteristiche che
differenzia maggiormente Baldur’s
Gate dai precedenti gdr è la
gestione del combattimento. Ogni
volta che vorrete, potrete mettere
il gioco in pausa (semplicemente
premendo la barra spaziatrice), e
impartire ordini o
serie di ordini
ai vostri personaggi, e una volta
tolta la pausa, questi li
eseguiranno. Ora, la cosa detta così
potrebbe generare non poche
perplessità, ma credetemi, mai
prima d'ora era stato studiato un
sistema così funzionale e pratico.
Dopo una fase di adattamento, non
potrete non essere entusiasti di
tale metodo, che garantisce un
pieno controllo dei parametri
(durante le varie mosse ci sarà un
specie di resoconto scritto, dove
vi saranno visualizzate le mosse e
il loro esito), dandovi la
possibilità di aggiustare il tiro
in base alla piega che assume la
battaglia.
L’esito di qualsiasi azione, sia
essa un ordine di combattimento o
il lancio di una magia, sarà
decisa dal solito dado virtuale, il
quale verrà condizionato da tutta
una serie di fattori correttivi,
come la classe armatura, l’uso di
eventuali oggetti magici, le
caratteristiche di ogni personaggio
derivanti dalla razza e dalla
classe.
Durante le vostre peregrinazioni
per il mondo di Baldur’s Gate,
incontrerete numerosi png
(personaggi non giocanti), i quali
saranno sempre pronti ad intavolare
con voi un dialogo, nel quale
potrete scegliere la risposta da
una serie di possibilità, che
vanno da quella con tono amichevole
a quella decisamente più ostile. A
seconda di come vi comporterete in
queste occasioni, e tenendo conto
anche di altri fattori, come il
vostro carisma o la vostra
reputazione, i png potranno
decidere di collaborare con voi
(per esempio commerciando, se si
tratta di mercanti, o affidandovi
delle missioni da svolgere per loro
conto) o addirittura di attaccarvi.
Ogni missione portata a termine e
ogni nemico ucciso frutta una serie
di punti esperienza, che faranno
crescere di livello il vostro
personaggio. Ad ogni passaggio di
livello corrisponderà
l’attribuzione di nuove abilità
o il loro potenziamento, un aumento
dei punti ferita, o la possibilità
di usare nuovi incantesimi. Il
massimo livello raggiungibile è il
settimo, per un totale di 89.000
punti esperienza.
L'impostazione grafica è
interamente in isometrica, con la
mappa del regno divisa in
sottomappe ognuna ricca di
locazioni da far perdere la testa.
Le sottomappe si renderanno
disponibili nella mappa principale
man mano che procederete lungo la
storia, oppure quando un
personaggio vi indicherà
l'esistenza di una determinata
località.
Una volta che vi sarete recati in
una zona, ci potrete ritornare da
qualsiasi posto nel quale vi
trovate, con il pericolo però di
scontrarvi con delle bande di
passaggio (il gioco comunque esegue
un auto salvataggio ogni volta che
vi spostate da una mappa
all'altra).
Gli scenari e gli ambienti sono a
dir poco stupefacenti, ci sono
alcune zone della mappa veramente
ben ricostruite, rocce, fortezze,
foreste e viottoli di campagna.
Per non parlare degli interni delle
case, mobili e tappeti ricostruiti
con dovizia di particolari. Inoltre
il gioco ci metterà a disposizione
tre opzioni di settaggio grafico, e
cioè a 16, 24 e 32 bit.
Chiaramente la grafica a 32 bit avrà
una palette di colori più
"profonda", aumentando
sensibilmente la già ottima
grafica a 16 bit. Negli esterni ci
sarà inoltre il fattore
meteorologico a rendere il tutto più
reale, vi capiterà di trovare
temporali con vento e fulmini, ma
anche la neve, per non parlare del
susseguirsi della notte al giorno,
passando su livelli di luminosità
veramente realistici (potrete
realmente rimanere svegli ad
aspettare l'alba), insomma avrete
la sensazione di vivere nel gioco!
Un altro aspetto estremamente
curato è rappresentato dal sonoro,
con musiche altamente evocative e
rumori di fondo particolarmente
realistici.
Quando entrerete in una locanda
sentirete le classiche musichette
medievali di sottofondo, con il
vociare a volte sguaiato dei
clienti; oppure il rumore della
natura quando vi trovate nel bosco,
o il senso di desolazione trasmesso
dalle zone desertiche e dalle
rovine di una città o di una
fortezza.
I dialoghi e le urla di guerra sono
eccellenti; inoltre durante le
battaglie la musica si farà
concitata e drammatica, lasciando
poi il posto ad un commento più
sereno dopo la battaglia.
Il lavoro
monumentale che sta alla base di
questo gioco è evidente
(testimoniato anche dalla mole di
dati racchiusi in ben 5 cd!), così
come è evidente la volontà di
gettare le basi per una nuova era
nei C-RPG.
In Baldur’s Gate si può
assaporare il gusto e l'atmosfera
di un mondo che in realtà non
esiste ma che ci avvolge durante le
ore di gioco che, in genere,
passano veloci senza che noi ce ne
accorgiamo.
Soffermarsi a dialogare con in
passanti, riordinare le idee su
quelle che sono le nostre
strategie, far avanzare un
personaggio in qualche
caratteristica, magari andando alla
ricerca di un manufatto magico,
costituiscono un’esperienza
davvero unica.
Il gioco non è semplice, coloro
che decideranno di acquistarlo
sappiano che non potranno
sbrigarsela in poche ore di gioco,
soprattutto se vorranno portare i
propri personaggi su livelli
massimi di esperienza e se vorranno
visitare ogni pietra di Baldur's
Gate.
In definitiva, Baldur’s Gate è
un acquisto obbligato per tutti gli
amanti del fantasy e degli rpg.
E’ un prodotto che raramente potrà
deludere e che senza dubbio
rappresenta una pietra miliare nel
suo genere.
Aros
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