Videogiochi Fantasy

Final Fantasy I


(Final Fantasy Origins, il remake per PS1)

 

C' era una volta...
credo sia giusto iniziare così, perchè quella che stò per raccontarvi è davvero una favola...
Stavo dicendo... c' era una volta una piccola casa di software giapponese; il suo nome (anche se credo l' abbiate già capito) era Squaresoft; la Square aveva sfondato in Giappone grazie al gioco di corse Rad Racer, un capolavoro di semplicità ed immediatezza, oltre che ovviamente di divertimento.

Ma si sà, tutte le cose belle hanno un fine, e dopo un periodo particolarmente fruttuoso, la Square iniziò ad assaporare l' amaro sapore degli insuccessi, fino ad arrivare quasi sull' orlo del fallimento.
Correva l' anno 1987, e la casa, decisa a rimettere in sesto le sue finanze, pubblicò il suo primo gioco di ruolo: Final Fantasy.
Secondo una legenda, Sakaguchi scelse questo nome per il suo nuovo gioco poicè rappresentava l' ultima speranza di salvezza di Square, ed allo stesso tempo la sua fantasia del successo
Ma allora la vetta del mercato dei GDR in Giappone era presidiata dalla serie Dragon Quest di Enix, e non si sarebbe mai aspettato che il gioco si sarebbe rivelato davvero la miniera d' oro, la manna dal cielo che aveva aspettato invano fino a quel giorno.
Tecnicamente parlando il gioco, che appare oggi piuttosto obsoleto, era per allora un vero miracolo: ambientazioni immense, grafica e sonoro spettacolari (non sono riuscito a trattenere una lacrima ascoltando la prima versione del "Prelude", famosa ai più per essere la musica dei titoli di testa di Final Fantasy VII) ed una giocabilità ai massimi livelli; particolare ancora più sorprendente: il tutto si basava sui soli due pulsanti del controller del NES! Infatti usando solo due pulsanti e la croce direzionale era possibile spostare i nostri personaggi, interagire con gli oggetti circostanti e con gli altri personaggi, muoversi nel menu, gestire le battaglie...

Sicuramente furono soprattutto la cura maniacale di Square per i dettagli (dirlo ora potrebbe sembrare quasi una barzelletta, ma il lavoro fatto all' epoca da Square per rendere il gioco più gradevole agli occhi dei giocatori fu impressionante), la semplicità del sistema di gioco e la splendida trama a decretarne l' enorme successo, tale da convincere Square a pubblicare anche una lunga serie di seguiti, riscuotendo un successo sempre maggiore.
Nel gioco il potere dei quattro elementali è controllato da altrettante sfere di cristallo; ma 4 demoni controllati dal malvagio Chaos stanno lentamente prosciugando il potere delle sfere, con conseguenze imprevedibili e disastrose per il pianeta; da oltre duemila anni la popolazione attende l' avverarsi della profezia di Lukahn, il giorno in cui i quattro Light Warriors (i guerrieri della luce, controllati dal giocatore), scenderanno sulla terra per riportare la serenità.
All' inizio del gioco sarete chiamati dal re di Coneria per salvare sua figlia, rapita dal malvaggio Garland; nonostante la premessa poco originale, lo sviluppo della trama è interesante, e tante volte mi sono chiesto come sia stato possibile far entrare tutto ciò in una cartuccia da 2 MB: centinaia di oggetti, nemici e magie differenti renderanno senza dubbio felici tutti gli appassionati di GDR.

Il sistema di gioco è pittosto differente da quello degli episodi sucessivi della saga; anzitutto potremo selezionare non solo il nome, ma anche la classe dei componenti del nostro party, scegliendo tra guerriero, ladro, cintura nera, mago bianco, rosso o nero, scelta che influirà non poco sullo svolgimento del gioco e sull' approccio tattico alle battaglie; infatti ad alcune classi è precluso l' uso di alcune particolari armi od abilità, rendendo così necessario un' idea ben precisa dello stle di gioco che vorremo adottare.
Anche il sistema di combattimento è molto più semplice rispetto a quello degli episodi successivi; ci troviamo infatti di fronte al più semplice sistema a turni: basterà dare gli ordini a tutti i nostri personaggi ed attendere l' esecuzione dei comandi, condizionata ovviamente dai punteggi di velocità nostri e dei nostri nemici.
Nonostante il grande successo nella "madrepatria", il gioco impiegò ben tre anni ad arrivare in America, dove riscosse tuttavia un discreto successo.
Siamo davanti ad un gioco senza dubbio ben realizzato e divertente, ma purtroppo gravemente penalizzato dall' età e dalla difficoltà di procurarsi sia la console che il gioco.
Ma anche stavolta Final Fantasy Saga vi viene incontro, permattendovi di downloadare sia la ROM che l' emulatore necessario dalla home page della sezione.
Detto questo, non mi resta che consigliarvi caldamente di dare almeno una chance a questo bellissimo gioco, ed augurarvi buon divertimento !

Templar Knight

 

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