Icewind Dale
Icewind Dale… la valle del vento ghiacciato. Mai il nome di un luogo fu più appropriato.
Questo è senza dubbio l'unico pensiero che potevano avere i sei avventurieri, avvolti completamente dalle gelide folate che li investivano in pieno viso. Gli indumenti pesanti e i loro mantelli erano l'unica protezione contro il terribile clima di quei luoghi, ed era comunque poca cosa. Finalmente, dopo molti giorni di viaggio, i sei arrivarono in vista della cittadina di
Eastheaven, un tranquillo villaggio di pescatori che sorgeva proprio nel mezzo della valle del vento gelido; un buon pasto caldo e un letto morbido come non ne vedevano ormai da giorni era quello che li aspettava e tutto ciò che desideravano. Questo li indusse ad affrettarsi per raggiungere il villaggio… ma non l'avrebbero di sicuro fatto se avessero anche solo immaginato le avventure alle quali sarebbero andati incontro…
Questa è in poche parole la storia alle spalle di questo Icewind Dale, gioco di ruolo basato selle regole di Advanced Dungeon & Dragons 2nd edition, e ambientato in quella zona dei Forgotten Realms ampiamente descritta da R. A. Salvatore nei suoi romanzi, e precisamente nella trilogia che da il nome al gioco, altrimenti conosciuta come Trilogia delle Lande Perdute (Le lande d'Argento, Le lande di Ghiaccio e Le lande di Fuoco sono i tre volumi che completano il ciclo).
La prima cosa da menzionare riguardo questo prodotto della Black Isle Studios è senza dubbio la sua somiglianza in termini di gameplay e di interfaccia con il suo predecessore, quel capolavoro che risponde al nome di Baldur's Gate. In ogni caso, le differenze con il succitato titolo ci sono, e sono anche parecchie. Innanzitutto questa volta non avrete a che fare con un personaggio principale che potrà reclutare altri elementi nel corso dell'avventura, ma dovrete controllare fin dall'inizio un party composto da sei elementi, ognuno dei quali verrà creato da zero da voi stessi. Dovrete quindi ripetere per sei volte il particolareggiato procedimento di caratterizzazione del personaggio, scegliendone la razza (umano, elfo, mezz'elfo, nano, gnomo o halfling) e la classe, per la quale sono disponibili le più classiche tra quelle proposte dai gdr: combattenti (guerriero, ranger, paladino), vagabondi (ladro e bardo),
sacerdoti (chierico e druido) e maghi (semplici o specialisti). Da questo emerge subito la necessità di creare un party dalle caratteristiche altamente equilibrate, visto che in questo gioco (come in tutte le avventure di D&D) nessun elemento è fondamentale ma tutti sono utili. La creazione del party si completa con la scelta, per ogni personaggio, anche del sesso, del nome, del suo ritratto, della biografia, dell'allineamento morale, delle capacità, dei punteggi di caratteristica (forza, destrezza, costituzione, carisma, intelligenza e saggezza), del colore degli indumenti, del set di suoni che lo caratterizzano e del suo stile di comportamento (per il quale c'è la possibilità di crearne uno personalizzato editando il file apposito).
A questo punto il vostro manipolo di eroi è pronto ad essere coinvolto nelle avventure e quest che si presenteranno da subito; il prologo della vicenda vi vede impegnati nella risoluzione di alcune missioni piuttosto semplici
e in combattimenti contro gruppi di goblin piuttosto deboli, che serviranno sostanzialmente a farvi comprendere il meccanismo del gioco e ad impratichirvi con l'uso delle armi e degli incantesimi. Ma non temete, perché più avanti le sfide che si presenteranno saranno davvero coriacee, e dovrete fare appello a tutte le abilità del party se vorrete sopravvivere.
Infatti questo Icewind Dale, come hanno dichiarato gli stessi sviluppatori, rispetto a Baldur's Gate è molto più orientato verso il combattimento che verso il dialogo e l'esplorazione. Ovvio, questi ultimi due elementi non mancano di certo, ma la trama è parecchio più rigida e molte volte non saranno tante le scelte che si potranno operare per risolvere diversamente l'avventura. Questo non è assolutamente un male, ma rappresenta semplicemente una diversa chiave di lettura per lo svolgimento di questo gioco, evitando in questo modo di cadere nella scontata ripetitività che l'avrebbe reso un mero clone di Baldur's Gate.
La giocabilità di questo titolo è molto elevata; le tre barre di controllo ai lati e nella parte inferiore dello schermo consentono di attivare facilmente tutte le opzioni e le schermate utili per la gestione dell'avventura. In questo senso si ha il particolareggiato inventario, in cui si possono collocare gli oggetti secondo la loro funzione (armi da mischia, armi da lancio, faretra, pergamene, pozioni) per poterli poi richiamare rapidamente dalle barre principali. C'è poi la scheda del personaggio, dove sono riportate le sue caratteristiche, le sue capacità e competenze con le armi, i suoi valori di conoscenza, e altri importanti dati, come il THAC0, i valori dei tiri salvezza e tutti gli altri, in perfetto stile D&D. i libri dei maghi e degli stregoni conterranno gli incantesimi conosciuti e quelli memorizzati, divisi per livello, ognuno dotato di una completa descrizione; la mappa ci mostrerà i luoghi attraverso cui ci muoviamo e le destinazioni dei nostri viaggi; il diario ci terrà costantemente aggiornati sui progressi
e sulle scoperte del nostro gruppo; infine la schermata delle opzioni ci consentirà di modificare alcuni parametri relativi al gioco, come i dettagli della grafica, del sonoro e della difficoltà.
Il sistema dei combattimenti nel gioco è ancora una volta quello a turni; in ogni momento sarà possibile mettere il gioco in pausa, impartire degli ordini ad ogni membro del party, e vederglieli poi eseguire una volta tolta la pausa. Per i più arditi, sarà comunque possibile controllare il proprio party in tempo reale, anche se in questo modo sarà drasticamente più difficile portare a termine uno scontro in modo favorevole. L'uso di armi e artefatti con proprietà magiche e di spettacolari incantesimi sarà all'ordine del giorno, e una sapiente combinazione di forza e tattica rappresenterà la scelta migliore da operare. L'esito delle azioni, siano esse una manovra di attacco, o il lancio di una magia, o l'esecuzione di un tiro salvezza saranno sempre decise da un tiro di dadi virtuali, al cui risultato verranno poi aggiunti automaticamente tutti i bonus o i malus dei quali gode il personaggio, a seconda dell'equipaggiamento che indossa in quel momento, del suo stato di salute e morale, e naturalmente delle sue innate capacità, frutto della razza e della classe alla
quale appartiene. L'intelligenza artificiale dei nemici si attesta decisamente su buoni livelli; spesso capiterà che qualche mostro ferito scappi, inducendovi ad inseguirlo per portarvi nel mezzo di un covo di suoi alleati, o potrà capitarvi di imbattervi in un gruppo di mostri che vi fronteggeranno direttamente con le loro spade, forti della copertura che gli verrà fornita dai loro compagni arcieri disposti tatticamente su di un'altura.
Il motore alla base di Icewind Dale è ancora il pluripremiato Bioware Infinity Engine (che già muoveva Baldur's Gate e Planescape Torment), ritoccato e potenziato per l'occasione. Sono stati inseriti alcuni protocolli per la gestione degli effetti luminosi degli incantesimi e di alcuni particolari dei fondali, che rendono il tutto piacevolissimo da vedere e contribuiscono all'immedesimazione in quel fantastico mondo fantasy. I fondali sono realizzati in modo davvero impeccabili, e sono ricchissimi di particolari animati e non, di png e di dettagli che a volte rischieranno veramente di farvi perdere la concentrazione per ammirarli.
Il sonoro è realizzato in maniera convincente, anche se non rappresenta lo stato dell'arte (soprattutto non dopo aver ascoltato le delizie sonore di Baldur's gate!); in ogni caso le voci dei protagonisti e degli altri personaggi sono convincenti e ben recitate, e gli effetti e i suoni dell'ambiente e delle battaglie sono davvero interessanti.
In conclusione, Icewind Dale è un gran bel gioco, simile ma non uguale a Baldur's Gate, e questo è senza dubbio un motivo più che valido per provarlo. Secondo la mia opinione, questo è il gioco perfetto per tutti coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta al complesso e affascinante mondo di D&D, senza aver mai provato a giocare ad una delle sue avventure sulla carta. Essendo meno complesso di Baldur's Gate, con alcune semplificazioni sulle statistiche più complicate (come la reputazione, e la conseguente reazione dei png con i quali dialogate), e
con il preponderante orientamento al combattimento, Icewind Dale rappresenta un ottimo punto di partenza per i neofiti del genere, che li preparerà a dovere per avventure più complesse e ricche di particolari, senza farli mai scoraggiare di fronte alle tonnellate di fattori presenti in questo genere di giochi (come, d'altra parte, è giusto che ci siano; non dimentichiamo che l'aspettativa primaria di un gioco di ruolo è quella di simulare la realtà, nella quale i fattori in gioco sono davvero tanti!).
Quindi davvero un bel gioco, da provare assolutamente, e che sarà in grado di fornirvi un buon numero di ore di gioco, nelle quali sarete colti da violente scariche di adrenalina durante gli epici combattimenti e da incontrollabili reazioni di gioia da fronte al nemico finalmente sconfitto e alla missione portata a termine.
In viaggio, avventurieri, la Valle del Vento Ghiacciato vi aspetta!
Aros
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