Shining Force II
Un anno dopo l’uscita del mitico Shining Force, nel 1994 ecco l’uscita del seguito di questo fantastico videogioco, sempre a cura di quei furbastri della Climax.
Per quei pochi che non conoscessero ancora di che tipo di gioco sto parlando, posso semplicemente dire che, nonostante sia passato parecchio tempo, si tratta di uno dei giochi più innovativi nel campo RPG. Un RPG “classico” è basato su combattimenti casuali contro avversari che sbucano fuori dalla mappa di gioco, mentre ora si può propriamente parlare di RPG “strategico”.
Si ha a disposizione un esercito al più di 12 personaggi, scelti da una cerchia di al massimo 30, che si possono unire al gruppo durante il lungo percorso. Le battaglie sono basate a turni, con i personaggi che si muovono in ordine di agilità. Ogni turno è suddiviso in due fasi: movimento e azione. La distanza percorribile nella fase di movimento varia in base alle caratteristiche sia del terreno che del personaggio stesso. Dopo il movimento, nella fase di azione, il personaggio può attaccare o lanciare incantesimi (se l’avversario è “sotto tiro”), oppure semplicemente mantenere la posizione.
Shining Force II, a differenza del suo predecessore, non è strutturato in capitoli ben definiti, così il movimento all’interno del gioco è molto più libero e si ha la possibilità di ritornare alle città già visitate. La non linearità del gioco lo fa apparire molto più complesso ed impegnativo; inoltre, la presenza di numerosi combattimenti segreti e addirittura intere città segrete lo rendono davvero ineguagliabile.
Bando alle ciance, brevemente la storia si può riassumere come il classico “liberare la principessa e sconfiggere il demone maligno”, ma è stata implementata in modo sublime dai programmatori della Climax.
LA storia ha inizio esattamente mille anni dopo che il modo è stato salvato dal mitico Max (protagonista di Shining Force ).
Il topo gigante Slade, scortato dai suoi due scagnozzi, riesce, grazie alle sue caratteriste di grande ladro, ad intrufolarsi nelle antiche rovine e a trovare, nonché rimuovere, due preziosi cristalli (della Luce e delle Tenebre).
In quel preciso istante, un demone si impossessa del sovrano di Granseal, il quale inevitabilmente perde i sensi. I consiglieri così chiamano d’urgenza al castello il saggio e potente mago Sir Astral per tentare di risolvere il problema.
Nonostante Sir Astral lo avesse scrupolosamente vietato, i suoi giovani allievi, guidati dal nostro protagonista Bowie (per noi il mitico Pippo), lo seguono rimanendo inevitabilmente coinvolti nella vicenda.
Sir Astral riesce a curare il re e a scacciarne via il demone, ma cade a sua volta in un sonno profondo. Durante il sonno, il saggio farnetica qualcosa a proposito del “sigillo della terra” e ciò induce il re ad inviare i suoi allievi a casa del mago Hawel per saperne di più.
Questi, profondamente scioccato, spiega che il “sigillo della terra” racchiude l’antico e potentissimo demone Zeon, il quale è stato svegliato da un sonno profondo a causa della rimozione dei due preziosi cristalli.
Così, la giovane combriccola si reca frettolosamente verso Granseal, ma è troppo tardi: Zeon ha già evocato le sue forze demoniache, le quali si sono impossessate del potente esercito di Galam, che sta attaccando l’inerme Granseal.
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Il re di Galam rapisce inoltre la principessa Elise, dopo di che viene evocato un fortissimo terremoto, tanto potente da indurre i pochi sopravvissuti ad abbandonare la terra natia e dirigersi a bordo di una nave nella sconosciuta terra di Parmecia.
Qui, i concittadini, armati bi buona volontà, si impegnano nella costruzione di New Granseal. Il re, non avendo altra scelta, chiama a corte Pippo e la Shining Force, impartendo l’ordine di ritrovare l’amata figliola Elise.
Intanto, nella città da poco costruita, Peter la fenice, uno dei tanti caratteri unici del gioco, conduce la Shining Force a Bedoe, la sua terra natia, dove il dio delle fenici Volcannon da alcune dritte su come riuscire nell’impresa di contrastare la potenza di Zeon.
Così inizia l’avventura vera e propria, alla disperata ricerca della fatidica “spada sacra”, l’unica arma capace di distruggere Zeon una volta per tutte.
A bordo di navi e altri mezzi di fortuna i nostri giovani eroi ne vedranno davvero delle belle!
In particolare, Zynk il robot, altro carattere unico del gioco, suggerisce brillantemente di andare a Nazca (qui il nesso con la località peruviana è ovvio) per usare la mitica Nazca Ship, ossia un oggetto volante a forma di enorme volatile.
Inoltre, la Shining Force si troverà di fonte a celeberrime creature, tra cui il terribile politone gigante: il Kraken. Davvero interessante è anche il combattimento, dopo opportuna miniaturizzazione, contro i fortissimi pezzi di una scacchiera, il cui obiettivo è annientare il pezzo più importante: il re. Stranamente, in tali pezzi figurano ben tre regine (altro che par conditio!).
Alla fine, dopo l’ardua impresa di distruggere il quasi invincibile Zeon, Pippo libererà finalmente la principessa Elise, svegliandola poi con un tenero ad appassionato bacio!
Lacrimoni, applausi, fischi e quant’altro sono a questo punto permessi J.
Joe
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